Cinque pagine cazzaro-geniali di Facebook di cui non saprete più fare a meno

facebook-icon.jpg
 

Siete su Facebook e vi state annoiando. I profili da stalkerare sono terminati, sapete tutto di tutti e le avvenenti forme della vostra vicina di casa per voi non hanno più segreti, data l’abbondanza di foto che la ritraggono in bikini ipersuccinti negli album “Positano 2011”. E dunque? E dunque iscrivetevi a una di queste community. L’effetto sarà meno sfavillante (forse: dipende dalla vicina di casa) ma le risate sono garantite.

 

1. L’articolato sistema di valori del pensionato torinese

TIPO DI PAGINA: comunità.

LIKE: 11mila.

pensionatoLa genialità esiste, e si trova a palate nei quotidiani sketch di vita spicciola di questo sabaudissimo monsù. Tutti noi torinesi abbiamo un nonno, un vicino, un conoscente che parla, pensa, vive come lui. Un mondo in cui i famigliari non hanno nome, ma solo il loro grado di parentela (“mia moglie”, “mio genero”, “i miei consuoceri”, “mio nipote vegetariano”, …); un mondo fatto di rituali minimi, provinciali ed eterni (il pranzo rigorosamente a mezzogiorno – pena avere la pancia lunga; il rabarbaro dopo cena – pena girarsi nel letto insonne mentre la moglie “ronfa che è un piacere“); un mondo raccontato con espressioni dialettali italianizzate (il “camposanto”, il cielo “nuvolo”, l'”alloggio”, il “bastimento”; aspettiamo con ansia anche la “conegrina” e il “paletò”). Spassosissimo.

2. L’Apparato

TIPO DI PAGINA: organizzazione governativa.

LIKE: 22mila.

apparatoIl nemico? Non sono le destre, non sono i centristi, non è la borghesia. L’apparatista lotta contro tutto ciò che è giovane e nuovo, contro i dissidenti interni, contro ogni concezione democratica del partito e, prima di tutto, contro ogni forma di colore – trozkista, guevarista o movimentista che sia -, mero strumento entrista della classe dominante per scardinare il grigiore rivoluzionario. La via apparatista al socialismo è lastricata di ciclostilati in cirillico battuti a Mosca con una telescrivente anni trenta. Ah, ovviamente: “I militanti sono tenuti a mettere il lik… ehm a partecipare“.

3. L’ego del giornalista

TIPO DI PAGINA: comunità.

LIKE: quasi 3500.

egoI gestori di questa brillante pagina battono i social, Twitter in testa, e i media, alla ricerca dei peccati di narcisismo dei giornalisti italiani. E ne trovano, ah se me trovano… Così come trovano – a palate – episodi di totale mancanza di deontologia, stile e buon gusto. Si ride? Sì, certo. E tanto. Ma con un sotteso di amarezza che manca nelle altre pagine che segnaliamo in questo post.

4. Il milanese imbruttito

TIPO DI PAGINA: personaggio pubblico.

LIKE: oltre 171mila.

milaneseSuv parcheggiati con arroganza creativa, “Figa” come intercalare-tormentone e odiose espressioni in italEnglish. Tutti i luoghi comuni sul milanese antipatico medio sono trasformati in materiale per una pagina tutta da godere. E, quando quel giargiana del Monsù piemontese di cui sopra creerà un ingorgo al semaforo alla guida del suo 128 maròn, scoprirete voi stessi – che siate milanesi, bolognesi, fiorentini o baresi – di avere in voi qualcosa dell’autentico MI. Liberatevene a colpi di clacson e al grido di “non ce la posso fare!

5. Buongiorno un cazzo

TIPO DI PAGINA: gruppo.

ISCRITTI: 2700

bucLeggi ogni mattina il “Buongiorno” di Massimo Gramellini su “La Stampa” (ma vanno bene anche l’ultimo Serra di Repubblica o altri meno dotati epigoni, qui non ci formalizziamo) e senti che c’è – ogni giorno di più – qualcosa che non ti convince per l’eccesso di politicamente corretto, buonismo, melassa, ricerca facile di una posto “dalla parte della ragione“? Bene, compagno. Il comitato centrale di “Buongiorno un cazzo” può valutare l’opportunità di un tuo tesseramento. Militante! In Buongiorno un Cazzo troverai avanguardia, rigorosa scienza marxista applicata alla lotta contro Gramellini e il gramellinismo e approccio intransigente alla lotta.

Andrea Donna
@AndreaDonna

Post Correlati