Breve storia dei governi provvisori e dell’instabilità politica italiana / parte 1

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L’instabilità politica e l’ingovernabilità affliggono l’Italia repubblicana fin dai suoi primordi. Un male congenito, ad oggi “incurabile” che ha privato, salve poche eccezioni, il Paese della stabilità necessaria e ostacolato un’effettiva alternanza delle forze politiche al governo.

In 66 anni, dal 1946 ad oggi, si sono succeduti 61 governi e 16 legislature. Otto legislature sono giunte alla scadenza naturale, le altre otto si sono chiuse in anticipo.
Guardando alla durata media dei governi, pari a 402 giorni, è come se l’Italia avesse cambiato un governo all’anno.
I governi più longevi sono stati il Berlusconi II (1.409 tra il 2001 e il 2005) e il Berlusconi IV (1.283 giorni tra il 2008 e il 2011). Il terzo più longevo è stato l’esecutivo guidato da Bettino Craxi (primo governo a guida socialista nella storia italiana) tra il 1983 e il 1986 (1.058 giorni); cadde nel giugno 1986 dopo aver posto la questione di fiducia su un decreto legge.

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Il governo più corto fu, nel 1972, il primo governo Andreotti (l’ultimo della V legislatura). Rimase in carica soltanto per nove giorni, dal 17 al 26 febbraio 1972 quando il Parlamento non gli accordò la fiducia dando luogo alle prime elezioni anticipate della storia Repubblicana (in realtà, in regime di prorogatio, il governo rimase in carica per 139 giorni).
Di poco più longevo il primo governo Fanfani – il terzo della II legislatura -che nel 1954 durò appena 12 giorni vedendosi rifiutare la fiducia.
Fanfani è stato alla guida anche del terzo governo meno longevo (il Fanfani VI) nel 1987, sfiduciato dalla Camera dei Deputati dopo soli 11 giorni.

Un quadro che ha costretto la politica nostrana e soprattutto i presidenti della Repubblica ad inventarsi formule alternative, spesso anche borderline per giustificare cambi di maggioranza in corsa senza dover passare ad ogni crisi dalle urne.
Per quanto la situazione attuale sia difficile e delicata per il sommarsi di una serie di fattori nefasti (spaccatura dell’arco parlamentare in tre poli fortemente contrapposti e non dialoganti; elezione del presidente della Repubblica alle porte e conseguente impossibilità per Napolitano di sciogliere le Camere; una congiuntura economica mai così tragica e, come diretta conseguenza di questo, un Paese ormai allo stremo) non è la prima volta che il potere esecutivo rimane congelato e quello legislativo fortemente inibito.

Nelle prossime puntate andremo a ripercorrere un po’ di storia della Repubblica Italiana, per renderci conto di come nel passato sono state affrontate le crisi di governo.

A. P.
@twitTagli 

LEGGI TUTTO
Parte 1 – Introduzione
Parte 2 – Gli anni ’50 e ’60: Pella, Tambroni e i governi balneari
Parte 3 – Il 1976 e le larghe intese
Parte 4 – Gli anni ’80: il patto della staffetta
Parte 5 – Gli anni ’90: Amato, Ciampi e Dini

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